Il fluoruro (F-) è uno ione, ovvero una specie chimica che presenta una carica elettrica, derivante dal fluoro.
Si trova in natura nel minerale chiamato fluorite.
Esso è presente in quasi tutte le acque, infatti, nonostante sia contenuto anche in molti cibi, l’acqua rimane la fonte principale di approvvigionamento di fluoruro per gli essere umani.
Il fluoruro in biologia
Il fluoruro appartiene alla classe degli oligoelementi, cioè quegli elementi di cui il corpo umano necessita in piccole quantità.
Il principale ruolo fisiologico del fluoruro è la prevenzione delle carie e il rinforzamento dello scheletro (soprattutto nei primi 8 anni di vita).
In zone del mondo dove l’acqua non contiene fluoruro esso viene aggiunto agli acquedotti (es. USA) proprio per le sue proprietà.
Tuttavia questo fenomeno è molto discusso perché, considerando che il fluoro è presente anche in molti alimenti, integratori, dentifrici ecc., è molto difficile stabilire quale sia la quantità ottimale da aggiungere alle acque senza rischio di un’assunzione eccessiva da parte dei consumatori.
In Italia non è necessaria alcuna fluorizzazione delle acque perché esse sono già naturalmente ricche di fluoruro.
Un’eccessiva assunzione di fluoruro, paradossalmente, è nociva proprio per ciò che il fluoruro sviluppa e protegge: denti ed ossa.
Infatti i sintomi principali di una sovra abbondanza di fluoruro nell’alimentazione sono proprio la fluorosi dentale, patologia che provoca macchie giallognole a denti, e la fluorosi ossea che invece altera il metabolismo del calcio provocando calcificazione delle ossa.
Per questi motivi direttiva europea 98/83/CE fissa il limite massimo per il fluoruro nelle acque destinate al consumo umano a 1,5 mg\l.
Il fluoruro nel nostro organismo svolge funzioni biologiche fondamentali ma se assunto in dosi eccessive può avere effetti negativi sulla salute.
Il sistema utilizzato per la rimozione dei fluoruri è l’adsorbimento. Nel caso specifico la sostanza solida adsorbente è ossido idrossido di alluminio granulare (allumina attivata).
Il fluoruro viene trattenuto dal materiale filtrante che viene attraversato dall’acqua da trattare con una velocità tale da garantire un tempo di contatto acqua allumina attivata ideale per l’adsorbimento.
L’adsorbimento su allumina attivata è stato utilizzato per anni come tecnica di abbattimento per il fluoruro, tuttavia l’esperienza ha dimostrato che questa scelta presenta problematiche.
La prima è la durata: infatti questo materiale tende a saturarsi in tempi relativamente brevi e deve essere sostituito con frequenza.
Un’altra difficoltà legata alla durata è che essa non è stimabile con una dovuta accuratezza.
L’altro inconveniente è la possibilità che il materiale, una volta saturo, inizi a rilasciare nell’acqua il fluoruro che aveva trattenuto facendo così l’opposto di ciò per cui sarebbe concepito.
Per queste ragioni, in presenza di fluoruro, la tecnologia di rimozione consigliata è l’osmosi inversa che è una tecnica completamente sicura ed affidabile.