L’arsenico chimicamente è definito come un semi-metallo, ovvero un elemento che ha caratteristiche intermedie tra quelle tipiche dei metalli e dei non metalli.
E’ presente naturalmente nel suolo sotto forma di roccia minerale (Arsenopirite).
Nei territori ricchi di rocce contenenti arsenico, l’erosione naturale provoca l’accumulo di questo elemento nelle falde acquifere.
L’arsenico è noto per essere estremamente nocivo per la salute umana. In particolare esso è in grado di attaccare i filamenti di DNA provocandone il danneggiamento e agisce da inibitore per molti enzimi che svolgono importanti funzioni biologiche.
E’anche noto per essere lesivo del sistema nervoso e di quello intestinale, in dosi massicce risulta letale.
Alcuni composti dell’arsenico sono conosciuti come cancerogeni.
Legislazione
A causa della sua elevata pericolosità le direttive europee sono molto restrittive sulla concentrazione massima di arsenico tollerabile nelle acque adibite al consumo umano.
Il limite fissato dalla direttiva 98/83/CE è di 10 μg\l.
Sono state sviluppate diverse tecniche per eliminare l’arsenico dalle acque e sono utilizzate con successo in tutto il mondo. Di seguito sono elencate le più efficienti.
– Adsorbimento su idrossido ferrico granulare
– Osmosi inversa
– Resine a scambio ionico selettive
Per conoscere la concentrazione di arsenico presente nell’acqua che si utilizza è necessario effettuare una specifica analisi chimica.
Per i residenti nella provincia di Viterbo che utilizzano acqua di rete c’è anche la possibilità di consultare lo stradario messo a disposizione dalla ASL. Lo stradario permette di determinare da quale acquedotto sono servite le proprie utenze e verificare la concentrazione di arsenico.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito della ASL di Viterbo: http://www.asl.vt.it/Cittadino/arsenico/base.php
Per adsorbimento si intende uno specifico processo chimico-fisico nel quale la superficie di una sostanza allo stato solido (detta adsorbente) fissa molecole o ioni provenienti da una fase gassosa o liquida con la quale è in contatto. Nel caso specifico la sostanza solida adsorbente è l’idrossido ferrico granulare.
Il processo di eliminazione dell’arsenico con idrossido di ferro granulare è l’unico che garantisce l’abbattimento dell’arsenico in entrambi gli stati di ossidazione in cui si presenta (As (III) e As (V) ), quindi è in grado di poter lavorare senza ossidazione a monte.
L’arsenico viene adsorbito dal materiale filtrante (Idrossido Ferrico granulare), che si trova in un filtro di speciale costruzione che viene attraversato dall’acqua da trattare.
Il materiale filtrante mantiene anche per lunghi periodi di esercizio una buona porosità, data dal fatto che la granulometria è molto omogenea (tra 0,2 e 2,0 mm) ed ha un’alta microporosità, e quindi una buona capacità di trattenere l’arsenico.
L’adsorbimento su idrossido ferrico granulare è al giorno d’oggi la tecnologia più utilizzata per la rimozione dell’arsenico in tutto il mondo in quanto è efficiente e sicuro.
Gajarda è distributore esclusivo del prodotto G-OX, garantendo costi contenuti e tempi di consegna immediati.
Il materiale filtrante deve essere periodicamente lavato per permettere il corretto funzionamento del sistema.
Durante il contro-lavaggio viene invertito il flusso dell’acqua all’interno del filtro e viene aumentata la portata; in questo modo l’acqua smuove vigorosamente il materiale filtrante omogenizzandolo ed eliminando possibili canali preferenziali formati dall’acqua in fase di filtrazione, elimina inoltre impurezze varie depositate sul letto filtrante.
I contro-lavaggi sono gestiti tramite l’apertura di una valvola che può essere manuale o automatica.
L’opzione manuale prevede che sia l’operatore a decidere quando contro-lavare il filtro azionando manualmente la valvola.
La valvola automatica di comando invece permette di programmare le frequenze dei contro-lavaggi che verranno gestiti in modo del tutto automatizzato.